Le monete da 5 lire della Repubblica Italiana, così come gli esemplari da 1 lira e 2 lire, sono tate coniate in più riprese e sono caratterizzate da diverse serie. Nelle prossime righe vedremo insieme quali sono le loro caratteristiche e a quanto ammonta il loro valore di mercato di alcuni dei principali esemplari.
Le due tipologie di 5 lire
Le 5 lire Uva
Le monete da 5 lire, come quelle da 1, 2 e 10 lire, sono state emesse in seguito al decreto C.P.S. n. 298 del 6 settembre 1946. Tutte le monete emesse con questa prima serie sono state prodotte in italma, una speciale lega a base di alluminio.
Il decreto, in particolare, indicava che la moneta avesse un diametro di 26,7 mm e un peso di 2,5 grammi. La prima serie di questo conio aveva sul dritto il profilo di una donna rivolto verso destra, con una torcia in mano. Oltre alla scritta REPUBBLICA ITALIANA, troviamo anche il nome di G. ROMAGNOLI (autore) e PIETRO GIAMPAOLI (incisore). Sul retro troviamo invece il valore (L. 5) e il grappolo d’uva con le foglie. A destra il segno della zecca R (Roma) e a sinistra l’anno.
Questa prima serie fu coniata dal 1946 al 1950.
Le 5 lire Delfino / Timone
Dal 1951 seguì una seconda emissione della moneta da 5 lire. Al dritto troviamo un timone con la scritta REPUBBLICA ITALIANA e il nome dell’autore, ROMAGNOLI. Al rovescio troviamo invece il valore (5), il delfino, il segno della zecca R e l’anno.
La moneta cambiò anche peso e diametro, ridotti rispetto alla prima serie: il peso scese infatti a 1 grammo, il diametro a 20,2 mm. Non cambia il metallo, italma.
La moneta della seconda serie fu coniata fino all’avvento dell’euro, nel 2001. Si noti altresì come le emissioni del 1999, del 2000 e del 2001 furono realizzate solamente per i collezionisti e che tra il 1957 e il 1965 non furono emesse monete da 5 lire.
A titolo di cronaca, segnaliamo come esista un esemplare speciale, rarissimo (ne è stato certificato solamente un caso), di una variante di questa moneta datata 1955, in cui la firma risulta essere staccata dal bordo.
Monete da 5 lire rare
Moneta 5 lire 1969 con 1 capovolto
Le monete da 5 lire non hanno generalmente una quotazione particolarmente elevata, eccezion fatta per alcune emissioni che contengono errori o hanno tirature più basse. Per esempio, ci sono degli esemplari – come quello illustrato nella foto, del 1969 – in cui l’1 della data appare essere capovolto. In questo caso il valore di mercato della moneta può arrivare a circa 70 euro.
Moneta 5 lire 1989 con timone rovesciato
Un simile errore contraddistingue anche questo esemplare del 1989, in cui ad essere rovesciato è il timone. Il valore di mercato di questa moneta, che altrimenti sarebbe irrisorio, è di circa 60 euro.
Moneta 5 lire 1949
Anche senza errori di produzione, alcune monete da 5 lire possono pur sempre disporre di quotazioni interessanti. In questo caso, però, a rilevare è soprattutto la qualità di conservazione: le monete da 5 lire del 1949, serie Uva, in condizioni quasi fuor di conio, hanno un valore di mercato di circa 30 euro.