Le monete da 1 lira rappresentano l’emissione dal minore valore nominale delle lire. Non per questo, evidentemente, si tratta di monete scarsamente attraenti sotto il profilo collezionistico (anzi!).
Proprio per tale motivo di seguito abbiamo voluto soffermarci su alcuni esemplari che potrebbero far la loro comparsa nella collezione numismatica dei nostri lettori, in vista di un futuro ulteriore accrescimento del lavoro valore.
Scopriamo insieme di quali esemplari si tratta e qual è il loro attuale valore di mercato.
Moneta 1 lira 1946 Arancia
Cominciamo con una delle monete più apprezzate dai collezionisti, la moneta da 1 lira del 1946 con l’arancia. Realizzata in alluminio e discretamente rara, ha un valore di mercato di circa 150 euro se in buone condizioni. Su un lato è presente un ramo con un’arancia, la scritta L.1, la data 1946 e la lettera R. Sull’altro lato troviamo invece una testa con delle spighe di grano tra i capelli e la scritta REPUBBLICA ITALIANA.
Moneta 1 lira 1950 Arancia
Le emissioni successive della stessa moneta hanno generalmente un valore di mercato nettamente inferiore. È il caso di questa moneta del 1950, in italma. Sicuramente meno rara, il valore di mercato in buone condizioni non supera i 50 euro. Le raffigurazioni sul dritto e sul verso sono le medesime di quelle che abbiamo già esaminato nello scorso paragrafo, con la sola differenza della data.
Moneta 1 lira 1995 Cornucopia
Venendo più ai giorni nostri, le quotazioni di mercato tendono mediamente a scendere in virtù delle maggiori tirature degli esemplari oggetto della nostra attenzione e della maggiore possibilità di poter ottenere degli esemplari in condizioni FDC. Per esempio, una moneta da 1 lira del 1995, raffigurante la bilancia e con la scritta REPUBBLICA ITALIANA su un lato e la cornucopia dall’altro lato, con la data impressa e la lettera R, ha un valore di mercato di circa 20 euro.
Quali monete da 1 lira acquistare per la propria collezione
Come abbiamo visto nelle scorse righe, le monete da 1 lira non offrono generalmente quotazioni almeno pari a tre cifre e, dunque, spesso non costituiscono delle prede particolarmente prelibate per i collezionisti.
In realtà, però, una collezione di monete italiane non può certamente fare a meno di questi esemplari. Quali acquistare, dunque?
Per scoprirlo dobbiamo riassumere brevemente il fatto che la Repubblica Italiana nella sua storia ha coniato due diverse monete da 1 lira, che sopra abbiamo sintetizzato: la 1 lira Arancio e la 1 lira Bilancia o Cornucopia.
Per quanto concerne la prima versione, è evidentemente così chiamata poiché sul rovescio è presente proprio l’immagine di un ramo con tale frutto. Coniata per la prima volta nel 1946, dal 1951 è stata sostituita con la moneta da 1 lira con Bilancia e Cornucopia.
Rispetto a queste ultime, è certamente la moneta con l’arancio a costituire un maggiore interesse, soprattutto per gli esemplari del 1946 e, soprattutto, per la moneta di prova emessa quest’anno, di cui non si hanno traccia né di esemplari in circolazione né del loro valore di mercato. Per il resto, abbiamo prezzi di mercato di mercato che per le monete del 1946 possono superare i 100 euro, e scendono sotto questa cifra per quelle degli anni successivi.
Per quanto concerne invece la moneta 1 lira Bilancia o Cornucopia, la sua vita è stata sicuramente più frammentata. Troviamo infatti una prima emissione tra il 1951 e il 1959, seguita da una sospensione tra il 1960 e il 1967. Tra il 1968 e il 1970 ne furono coniati pochi esemplari, mentre tra il 1971 e il 1979 abbiano una nuova sospensione nella sua produzione. Le coniazioni ripresero poi dal 1980 al 2001, ma con tirature sempre più scarse, dedicate ai collezionisti.
Si tratta generalmente di emissioni non particolarmente quotate, eccezion fatte per la moneta da 1 Lira di prova del 1951, che in condizioni FDC è stata una volta venduta per più di 3.000 euro. Fatta salvo questo caso, le emissioni non hanno prezzi superiori ai 20-30 euro a seconda degli anni.