Monete Greche Antiche: rarità e valore

monete greche antiche e rare

Tra le monete antiche più ricercate, le monete greche costituiscono certamente un approdo naturale per i collezionisti e per gli investitori che desiderano creare un proprio patrimonio da rivalutare nel tempo.

Ma quali sono le monete antiche greche? Come capire se una moneta antica greca è di valore? A cosa prestare attenzione nel momento in cui si cerca di acquistare una moneta greca?

Le monete greche: i tre periodi principali

Prima di comprendere quale sia il valore delle monete greche antiche, giova sintetizzare quale sia la storia delle monete della penisola: comprendere come si siano evolute nei secoli ci permetterà infatti di capire per quale motivo alcune monete hanno un valore significativamente superiore di altre e, per i collezionisti, rivestono un significato speciale.

Introduciamo dunque tale tema ricordando come la moneta greca sia stata creata nel regno di Lidia (nell’attuale Turchia) intorno al 620 a.C. Negli anni successivi la moneta antica greca si diffuse gradualmente sulle città delle coste ioniche e del mar Egeo, per poi essere ulteriormente utilizzata in quasi tutti i territori greci, fino all’Italia meridionale.

In questa lunga storia di sviluppo, le monete greche possono essere suddivise in tre grandi categorie, a seconda del periodo di coniazione e diffusione:

  • Periodo arcaico (620 a.C. – 480 a.C.): le monete sono relativamente più grezze. Si trattava di monete di forma ovale, di piccole dimensioni, in oro o argento. Su di esse veniva impresso un simbolo, a determinare la città di provenienza. Solamente in un secondo momento le monete del periodo arcaico divennero a forma di disco, con raffigurazioni a tema mitologico o animalesco. Anche se ogni città coniava le proprie monete, per facilitare gli scambi furono altresì battute delle monete in valori standard, come la dracma.
  • Periodo classico (480 a.C. – 300 a.C.): è nel periodo classico che le monete antiche greche raggiungono un livello di qualità maggiore. Rispetto al periodo arcaico, compaiono anche le prime iscrizioni, come il nome della città. E’ proprio in questo periodo che vengono coniate alcune delle monete antiche greche più ricercate in assoluto, come il Decadramma.
  • Periodo ellenistico (300 a.C. – I secolo a.C.): nel periodo ellenistico, che coincide con la grande diffusione della cultura greca in buona parte del mondo allora conosciuto, vediamo comparire delle monete ben più evolute, di dimensioni più grandi, forse meno accorte delle generazioni precedenti in termini di qualità delle raffigurazioni, ma non per questo meno prestigiose (anzi). Tra gli esemplari più riconosciuti di questo periodo citiamo sicuramente la grande moneta d’oro di Eucratide, così come la grande moneta d’argento di Aminta Nicatore. Tra le particolarità più importanti delle monete greche di questo periodo rileviamo anche l’avvio dell’usanza di ritrarre in esse delle persone viventi, i re del momento, i cui nomi venivano impresse sullo stesso dritto.

Dove sono state coniate

Così come accadde per le monete antiche romane, i cui centri di coniazione non si trovavano solamente nell’urbe, quanto anche nelle province dell’impero, così anche le monete greche possono essere suddivise secondo la regione di provenienza: abbiamo in tal modo la possibilità di catalogare le monete greche in italiane, siciliane, asiatiche, africane, britanniche, iberiche e, naturalmente, quelle coniate nella stessa Grecia.

Per quanto concerne le monete antiche greche prodotte in Italia, si tende in particolar modo a distinguerle da quelle coniate in Sicilia, che al tempo di Augusto era una provincia romana e, come tale, seguiva una monetazione separata rispetto a quella dell’Italia peninsulare.

Qual è il valore delle monete antiche greche?

Le monete greche antiche hanno subito una graduale evoluzione nel corso della storia e, come tali, oggi ci troviamo dinanzi a un ventaglio di monete vario, che comprende esemplari molto ricercati ed esemplari più comuni e meno preziosi.

Val dunque la pena ricordare, anche in questo caso, quali siano i criteri che potrebbero influenzare il valore delle monete greche antiche:

  • Periodo di coniazione
  • Stato di conservazione
  • Rarità
moneta greca antica di Terina

Ciò premesso, tra le monete antiche greche più collezionate troviamo certamente la Dracma, la moneta più utilizzata nel sistema monetario antico. Considerata l’ampia coniazione di questa moneta, e i diversi centri cittadini in cui la Dracma è stata realizzata, non è certo semplice distinguere le Dracme che hanno maggiore valore da quelle che invece vengono ritenute meno attraenti da un punto di vista collezionistico. Tra le prime possiamo certamente trovare quella della città di Terina, con la testa della ninfa che dà il nome alla città sul dritto, e Nike sul rovescio. In uno stato di conservazione discreto, questa Dracma può valere fino a 500 euro.

Un’altra moneta antica greca che può essere considerata di buon valore nel sistema monetario antico è il Tetradracma, tra cui spicca quello di Atene, diffuso principalmente intorno al 400 a.C.: questa moneta, che raffigura il capo della dea Atena sul dritto e una civetta sul rovescio, in discreto stato di conservazione, può superare i 2.000 euro di valore di mercato.

Tra le altre monete più ambite dai collezionisti citiamo poi lo Statere, il cui prezzo in buone condizioni è di circa 600 euro. Tra gli Statere più ambiti dai collezionisti c’è sicuramente quello di Kaulonia, coniato intorno al 388 a.C., in cui è raffigurato Apollo sul dritto, e un cervo sul rovescio. Un altro Statere molto ricercato è quello di Leukas, coniato intorno al 435 a.C., ritraente Atena sul dritto e Pegaso sul rovescio. Lo Statere di Leukas, in buone condizioni, può raggiungere i 500 euro di valore.

Come riconoscere una moneta antica greca autentica

La moneta antica greca è una moneta facilmente riconoscibile agli occhi dei più esperti, considerato che veniva realizzata con una particolare coniazione al martello, e che le immagini che sono in esse raffigurate tendono ad essere molto più definite e in rilievo delle loro concorrenti romane o asiatiche. Elementi che, in fondo, rendono le monete greche un facile approdo delle attenzioni dei collezionisti, che amano avere nella propria collezione almeno un esemplare di moneta greca di valore.

Ciò premesso, per evitare di incappare nelle truffe più comuni che, purtroppo, abbondano anche nel mercato delle monete antiche greche, ricordiamo le consuete attenzioni:

  • un primo sguardo attento sarà utile per evidenziare delle grossolane incongruenze nella moneta
  • l’esame della patinatura superficiale è utile per comprendere come sia invecchiata nel tempo
  • nel caso di moneta greca d’oro, la già citata lente di ingrandimento potrà essere utile per verificare se sia stata effettuata una placcatura tipica di un falsario.

In caso di dubbi, e considerato anche il fatto che le monete greche false sono purtroppo sempre più raffinate, è bene contattare un esperto.