Monete da 1000 Lire

Per qualche anno il nostro Paese ha annoverato anche delle monete da 1000 lire, sicuramente meno comuni (ma non certo rare) rispetto ai tagli inferiori a causa della ridotta estensione temporale di conio.

Peraltro, come vedremo nelle prossime righe, le monete da 1000 lire si sono contraddistinte per una storia davvero particolare, quasi tragicomica per certi versi, rendendole un esemplare particolarmente riconoscibile nella numismatica nazionale.

Cerchiamo allora di ricostruire brevemente quale sia stata la cronologia di emissioni delle monete da 1000 lire e quali sono i valori di mercato attualmente riconosciuti.

Monete 1000 lire Italia Turrita 1° tipo

Cominciamo con il primo tipo di moneta da 1000 lire, emessa solamente nel 1997, per un arco temporale relativamente breve. Il motivo è semplice: queste monete da 1000 lire, bimetalliche, sono state prodotte con alcuni grossolani errori, tanto da essere conosciute dai collezionisti con il soprannome di 1000 lire sbagliate, o 1000 lire con errore.

Ma andiamo con ordine.

Sul dritto le monete hanno una parte esterna in bronzital con la scritta “REPVBBLICA ITALIANA”, intervallata da stelle e cinque punte: la stella bianca con queste fattezze è il più antico simbolo italico, risalente all’antica Grecia. Sempre al dritto, ma nella parte interna, realizzata in cupronichel, troviamo poi la testa dell’Italia turrita, dal cui velo sfuggono dei capelli che si intrecciano richiamando il simbolo dell’elica del DNA. Sotto il collo, in basso, la firma L. CRETARA.

Fin qui, nessuna incongruità. Gli errori sono tuttavia riconducibili al rovescio e, in particolar modo, nella parte in cupronichel. In bronzital sono infatti riportate la data 1997, il segno R della zecca di Roma e il valore L.1000. Poco più in alto si trova la firma PERNAZZA.

I problemi sorgono però nella parte centrale, in cui è presente la cartina geografica dell’Europa con i confini tra Olanda e Danimarca che sono sbagliati. Manca inoltre l’ex Germania democratica.

Evidentemente, furono sufficienti pochi giorni affinché il lancio della nuova moneta da 1000 lire della Repubblica Italiana creasse dell’imbarazzo nella zecca romana, soprattutto nei confronti dei Paesi interessati da questo grossolano errore.

Ecco dunque che dopo 30 milioni di esemplari, di cui circa un terzo distribuiti, la zecca decise di correre ai ripari rassicurando di rimediare agli errori commessi in fase di conio. Garantì comunque la validità delle monete con le raffigurazioni errate.

Peraltro, in questi frangenti si accese un intenso dibattito tra i collezionisti e, in particolar modo, tra chi sosteneva che un eventuale ritiro di quelle monete avrebbe incrementato notevolmente il valore delle poche superstiti. Così, però, non fu.

Oggi infatti il valore delle monete da 1000 lire del primo tipo (monete 1000 lire sbagliate) è pari a 2-3 euro: di fatti, furono in realtà prodotte decine di milioni di esemplari prima di rendersi conto dell’errore e quelle prodotte e circolanti non furono mai ritirate, con la conseguenza di rendere molto comune un esemplare che in caso contrario sarebbe stato molto più interessante sotto il profilo collezionistico.

Monete 1000 lire Italia Turrita 2° tipo

Monete 1000 lire Italia Turrita 2° tipo

Si giunge così alla seconda emissione che, come intuibile, vide la zecca correre ai ripari sistemando i confini sul rovescio della moneta. Le monete da 1000 lire della Repubblica Italiana poterono così essere immesse in circolazione nella versione corretta.

Le caratteristiche delle raffigurazioni sul dritto e sul rovescio non hanno alcuna differenze rispetto alle monete da 1000 Lire del primo tipo, con la sola eccezione dei confini, ora corretti, di Olanda e Lussemburgo, e della riunificazione della Germania. Non tutto è però andato bene, nemmeno in questa seconda produzione: la posizione della Danimarca nelle monete da 1000 Lire del secondo tipo non è infatti corretta.

Al di là di questo errore, la moneta venne coniata in grandi quantità nel 1997 e nel 1998 (circa 360.000.000 esemplari), mentre nel 1999, nel 2000 e nel 2001 ne furono coniate tirature ben inferiori.

In ogni caso, il valore delle monete prodotte tra il 1997 e il 1998 è piuttosto contenuto, pari a circa 3-4 euro. Il valore è un po’ maggiore nei confronti delle monete prodotte dal 1999 in poi: in questo caso, infatti, in condizioni fior di conio e fondo specchio gli esemplari possono valere anche 20-25 euro.

Monete da 1000 lire celebrative

Di fianco alle monete da 1000 lire dell’Italia Turrita, come quelle che abbiamo riassunto nelle scorse righe, furono emesse anche delle monete da 1000 lire celebrative.

La prima moneta in assoluto è addirittura precedente a quelle che sono state messe in circolazione in grandi tirature, e fa riferimento all’esemplare emessa per commemorare il centenario di Roma Capitale d’Italia. Prodotta nel 1970, è sicuramente un esemplare di maggiore valore rispetto a quelle dell’Italia Turrita, con una valutazione di alcune decine di euro.

Ad ogni modo, l’esemplare più raro di queste monete da 1000 lire Roma Capitale sono le versioni Prova, che sono oggi in commercio a circa 400 euro sui siti di collezionismo.