Come le monete di altro valore della Repubblica Italiana, anche le monete da 10 lire sono state prodotte in diverse serie. Cerchiamo di comprendere quali sono le loro caratteristiche e a quanto ammonta il valore di quelle più rare.
Tipologie di monete da 10 lire
Monete da 10 lire Olivo
Iniziamo con la prima serie, ribattezzata Olivo. Fu autorizzata all’emissione con il decreto C.P.S. n. 298 del 6 settembre 1946 (lo stesso che autorizzò l’emissione delle monete da 1, 2 e 5 lire) e, come le colleghe, anche queste furono realizzate in italma, una particolare lega a base di alluminio. Il diametro della moneta è pari a 29 mm mentre il peso è di 3 grammi. La prima tipologia di monete fu coniata tra il 1946 e il 1950, con una successione annua dei decreti autorizzativi.
Come intuibile, il nome di questa serie lo si deve a quanto raffigurato sul verso: un ramo d’olivo con ai lati l’indicazione del valore L.10. In basso si trovano invece a sinistra il segno di zecca R e al centro il millesimo di conio. Al dritto troviamo invece un cavallo alato volto verso sinistra, con in basso la scritta su due righe REPUBBLICA ITALIANA. Sotto la scritta abbiamo i nomi dell’autore e dell’incisore.
Monete da 10 lire Spighe
Dal 1951 in poi seguì una nuova serie di monete da 10 lire, ribattezzata Spighe. Il motivo, come nel caso delle monete da 10 lire della prima serie, è relativa alla raffigurazione che era impressa nel rovescio: in questo caso troviamo infatti una aratro sul dritto e, sull’altro lato, due spighe di grano con l’indicazione del valore. Rispetto alla prima serie il peso diminuì a 1,6 grammi, mentre il diametro risultò ridotto a 23,2 mm. Non cambiò il metallo (italma). L’ultima coniazione di questa serie fu il 2001, ma numerosefurono le emissioni annue riservate ai soli collezionisti.
Valore delle 10 lire rare
Moneta 10 lire 1947
Chiarito quanto sopra, esaminiamo insieme alcune delle principali caratteristiche delle monete da 10 lire più rare e preziose. Il primo cenno non può che essere riconducibile alle monete da 10 lire del 1947, prodotte in soli 12.000 esemplari. Considerato che buona parte di queste è andata smarrita o distrutta, quelle relative a tale millesimo possono raggiungere valori ragguardevoli. Una moneta da 10 lire del 1947, in condizioni FDC, può valere anche 2.500 euro!
Moneta 10 lire 1946
Il valore delle monete da 10 lire è rilevante anche per quanto concerne il millesimo del 1946, il primo anno di emissione. Tuttavia, rispetto alle 12.000 quantità prodotte nell’anno successivo, nel 1946 furono emesse 101.000 monete: questa differenza quantitativa scoraggia in parte il valore delle monete di quest’anno che, di fatti, hanno un valore rilevante ma non in grado di superare i 450 euro in condizioni fior di conio.
Moneta 10 lire 1954
Passando alla seconda serie, i valori di mercato scendono in maniera piuttosto ripida e molto dipende dal grado di conservazione dell’esemplare. Una moneta da 10 lire del 1954, per esempio, se in condizioni FDC può arrivare a valere circa 50 euro.