Le monete da 50 centesimi di euro in Italia, come gli altri tagli più piccoli e più grandi, sono state prodotte in due distinte serie.
Cerchiamo di comprendere insieme quali sono le loro caratteristiche e quanto possono valere gli esemplari.
La prima serie: dal 2002 al 2007
La prima serie è stata prodotta dal 2002 al 2007 e presenta al dritto la raffigurazione del monumento equestre di Marco Aurelio e la pavimentazione michelangiolesca presenti nella piazza del Campidoglio, a Roma. A destra della statua troviamo il monogramma della Repubblica Italiana mentre a sinistra c’è il segno della zecca R e in basso il millesimo di conio.
Tra le altre caratteristiche della moneta abbiamo un contorno rigato con zigrinatura spessa, un diametro da 24,25 mm, uno spessore di 2,38 mm, un peso di 7,8 grammi. Il materiale con cui è realizzata la moneta è il Nordic Gold.
Sulla parte esterna troviamo 12 stelle a cinque punte, simbolo dell’Unione Europea, mentre in basso a destra vicino a una stella c’è la firma dell’incisore. Al Verso abbiamo la faccia comune di tutte le monete in euro, con la scritta 50 euro cent e i Paesi che appartengono all’Unione, rappresentati staccati gli uni dagli altri, parzialmente ricadenti su uno sfondo con sei linee verticali delimitate da 2 stelle ciascuna.
La seconda serie: dal 2008 ad oggi
Dal 2008 viene prodotta la seconda serie delle monete da 50 centesimi che, come le sorelle, non ha alcun cambiamento nel dritto, dove rimane la rappresentazione del monumento di Marco Aurelio. Cambia invece il verso, con la nuova faccia comune delle monete in euro che ora include i nuovi Paesi membri e, dunque, i confini europei allargati. Non cambiano le caratteristiche tecniche.
Quanto valgono le monete da 50 centesimi di euro italiane?
Il valore delle monete da 50 centesimi di euro italiane, trattandosi di esemplari molto comuni, è piuttosto basso ed equivalente in quasi tutti i casi al valore nominale.
Per poter trovare degli esemplari più interessanti sotto il profilo del valore di mercato bisogna invece risalire alle monete con errori di conio, che hanno quotazioni che in alcuni casi possono arrivare a diverse centinaia di euro.
Per esempio, una moneta piuttosto ricercata è quella che presenta alcuni buchi di fianco allo zoccolo del cavallo, sotto il piede destro dell’imperatore. La quotazione di questo esemplare si aggira in circa 1.500 euro.
Altri esemplari rari, che possono arrivare ad alcune centinaia di euro di valore, sono quelli che hanno una carenza del segno di zecca R.
Un cenno specifico può inoltre essere attribuito alle monete da 50 centesimi coniate nel 2007: nonostante la loro tiratura sia elevata, queste monete vengono generalmente vendute a prezzi maggiori rispetto al valore nominale, probabilmente a causa della immissione in circolazione di molti meno esemplari di quelli prodotti e, presumibilmente, con una distribuzione territoriale molto irregolare. Su alcuni marketplace le monete da 50 centesimi del 2007 fior di conio sono vendute a oltre 100 euro.
Altra moneta il cui valore supera i 100 euro è un errore di conio del 2002: alcuni esemplari sono infatti stati prodotti con una decentrazione in entrambi i lati.
Simile è la moneta del 2021: alcuni esemplari sono stati prodotti con difetti di conio come una base non regolare e alcune stelle mezze. Anche in questo caso il prezzo può superare i 100 euro.