Monete da 5 centesimi di euro rare

Le monete da 5 centesimi di euro sono uno dei tre tagli di euro prodotti in acciaio placcato rame, insieme alle monete da 2 centesimi e da 1 centesimo di euro.

Contrariamente ai tagli più grandi, realizzati in Nordic Gold, in questo caso ci troviamo dinanzi a una moneta che è stata prodotta in un’unica serie fin dal momento del suo primo conio.

Cerchiamo di scoprire insieme quali siano le sue principali caratteristiche e qual è il suo valore di mercato.

Le caratteristiche della moneta italiana da 5 centesimi di euro

La moneta italiana da 5 centesimi di euro presenta al dritto il Colosseo, con in alto a destra il monogramma della Repubblica Italiana (RI) e in alto a sinistra il segno della Zecca di Roma (R). In basso è presente il millesimo di conio e la sigla dell’incisore. Sulla parte esterna troviamo invece le 12 stelle a cinque punte che rappresentano l’Unione Europea.

Girata la moneta, al verso troviamo la faccia comune delle monete in euro, con la scritta 5 euro cent e l’immagine del vecchio Continente nel mondo, su sfondo a sei linee trasversali delimitate da 2 stelle ciascuna.

Il contorno della moneta è liscio, il peso è di 3,92 grammi, il diametro è di 21,25 mm, lo spessore è di 1,67 mm.

Quanto vale la moneta da 5 centesimi di euro

La moneta da 5 centesimi di euro in linea di massima ha il suo valore di mercato coincidente con il valore nominale. L’unica eccezione di massa è costituita dalle monete emesse nel 2003, anno in cui la tiratura della moneta fu molto bassa: sia sufficiente rammentare che in quell’anno furono prodotte “solamente” 1,9 milioni di monete da 5 centesimi, contro le 10 milioni di monete dell’anno successivo e il picco di 1,3 miliardi di monete prodotte nel 2002.

Naturalmente, questo non fa sì che le monete italiane da 5 centesimi di euro prodotte nel 2003 siano necessariamente rare, ma il loro valore di mercato si fa maggiormente apprezzare dai collezionisti che, per esemplari fior di conio possono spendere anche 5 euro.

Fatta salva questa premessa, chi vuole collezionare monete da 5 centesimi di euro che abbiano un valore di mercato ben superiore a quello nominale dovrà cercare difetti ed errori di conio, in vendita a circa 30-35 euro per la presenza di un difetto di fabbricazione, un punto in eccesso nel bordo.

Un’altra moneta che viene venduta a un valore ben superiore a quello nominale è un altro esemplare, del 2005, con diversi errori di conio sul dritto, dove sono presenti alcune sbavature. Il valore di vendita è di circa 300-350 euro.

Naturalmente, ricordiamo che il valore di vendita è la richiesta del venditore e, dunque, potrebbe differire significativamente dall’effettivo valore di mercato. Consigliamo inoltre cautela a tutti gli acquirenti che sono intenzionati ad acquistare monete con errori di produzione, invitando a considerare se effettivamente si tratta di difetti di fabbricazione o di errori artificiosamente ricreati.