Le antiche monete greche sono uno dei principali sbocchi di interesse collezionistico da parte di tutti coloro i quali stanno cercando di creare all’interno del proprio portafoglio numismatico una sezione dedicata alle monete antiche e classiche.
Effettivamente, le monete greche sono tra le più affascinanti e ricercate destinazioni delle attività di ricerca della numismatica moderna e, per fortuna, spesso è possibile acquistarne alcuni esemplari di gran rilievo a prezzi fortemente concorrenziali, ponendo così le basi per la propria personalissima collezione.
Esaminiamo ora sinteticamente come distinguere le varie epoche di produzione delle monete greche e, successivamente, condividiamo insieme i valori di alcune emissioni che è possibile acquistare sul mercato.
Le monete greche nella storia
Pur senza soffermarci lungamente su questo tema a cui abbiamo dedicato uno specifico approfondimento (e al quale rimandiamo per saperne di più), ricordiamo come le monete greche siano suddivisibili in tre distinti periodi storici: arcaico, classico, ellenistico.
Le monete appartenenti a ciascuno di questi periodi hanno caratteristiche ben diverse rispetto a quelle degli altri periodi storici, sebbene abbiano tutte in comune alcuni fattori tecnici, come la coniazione con la tecnica a martello.
Ciò premesso, il periodo arcaico è quello che ha visto l’introduzione delle prime monete all’interno degli scambi economici della Grecia: si parla dunque di un periodo storico che parte dal 600 a.C., un periodo in cui le monete erano evidentemente grezze e poco lavorate rispetto ai modelli successivi. Spesso in oro e in argento, nella seconda parte di questo periodo gli esemplari iniziarono ad assumere una forma circolare e ad essere caratterizzate per raffigurazioni che potessero differenziarle in modo più chiaro.
Si passa dunque al periodo classico, un’epoca intermedia in cui le monete subiscono evidenti miglioramenti stilistici e strutturali. In particolare, è proprio durante il periodo classico che si introducono monete greche antiche sempre più raffinate esteticamente, con le grandi città che iniziarono a usare in modo avanzato oro e argento per dare vita a pezzi unici. Si diffusero in questo periodo anche i decadrammi, nuove monete che avevano il valore di dieci dracme, così come diverse monete celebrative.
Infine, si giunge al periodo ellenistico, il periodo di espansione della Grecia che favorì l’espansione della presenza delle monete greche in diversi regni dell’epoca. Proprio per questo motivo la produzione delle monete fu aumentata drasticamente, così come ad aumentare fu anche la dimensione media degli esemplari. Il materiale prediletto per la produzione di queste monete fu l’oro.
Valore delle monete greche antiche
Ora che abbiamo ricostruito brevemente la storia dell’evoluzione dei periodi di emissione delle monete greche antiche, cerchiamo di condividere insieme il valore di alcuni esemplari di particolare interesse. In tutto esamineremo 10 monete: le prime 5 hanno un valore di mercato inferiore ai 100 euro per esemplare e possono dunque rappresentare degli ottimi acquisti per chi sta iniziando a costruire la propria collezione; le seconde 5 hanno invece un valore di mercato più elevato, rivolgendosi ai collezionisti che vogliono impreziosire la propria collezione con qualche moneta che possa rappresentare il fiore all’occhiello del proprio portafoglio di monete classiche.
Dracma di Dyrrachium 65 a.C. – valore 50€
Iniziamo con questa dracma risalente a un periodo compreso tra 65 e 55 a.C., relativa a Meniskos e Lisiskos. Proveniente dall’Illiria, Dyrrachium, è prodotta in argento e ha un valore di mercato di circa 50 euro in condizioni sufficientemente buone da poter apprezzare le raffigurazioni.
Dracma di Apollonia 50 a.C. – valore 50€
Tra le altre monete greche che hanno un valore di mercato simile segnaliamo anche questa dracma, relativa ai magistrati Ariston e Aeneas. Di Illiria, Apollonia, è realizzata in argento e risale intorno al 50 a.C. Dal peso di 3 grammi, ha un prezzo all’asta di circa 40-50 euro.
Moneta di Krannon 300 a.C. – valore 50€
Cambiamo materiale approdando al bronzo in questa moneta greca antica che risale al 300 a.C. Proveniente dalla Tessaglia, Krannon, dal diametro di 14 mm, dal peso di 2,21 grammi, in condizioni relativamente buone ha un valore di mercato tra i 50 e i 60 euro.
Moneta in bronzo 350 a.C. – valore 50€
Si risale ancora più indietro nel tempo con questa moneta greca antica risalente al 350 a.C. Sempre in bronzo, è valutata tra i 50 e i 60 euro in buone condizioni di conservazione.
Tetrobolo di Euboia 150 a.C. – valore 100€
Concludiamo la prima parte delle valutazioni delle monete antiche greche sotto i 100 euro con questo interessante tetrobolo da 1,77 grammi. Proveniente da Euboia, Histiaia, risalente al 150 a.C. e realizzato in argento, in buone condizioni di conservazione come nella figura qui riportata ha un valore di circa 100 euro.
Tetradracma di Atene 400 a.C. – valore 1200€
Occupiamoci ora di altre cinque monete greche antiche che hanno invece un valore di mercato superiore, a partire da questo tetradracma della regione di Atene, nell’Attica. In condizioni di conservazione buone, come quelle ora riportate, risalente intorno al 400 a.C., è prodotta in argento e ha un valore di circa 1.200 euro.
Statere di Leukas 300 a.C. – valore 300€
Molto bello è anche questo esemplare di statere, che arriva dalla Akarnania, Leukas. Risale al 300 a.C. e pesa 8,46 grammi. Il suo valore di mercato in queste condizioni di conservazione molto buone è di circa 300 euro.
Dracma di Thasos – valore 300€
Più o meno identico è il valore di mercato di questa dracma della Tracia, Thasos. Pesa 3,71 grammi, è in argento ed è realizzata interamente in argento; valore 300€.
Tetradracma di Thasos – valore 250€
Concludiamo infine con un tetradracma della stessa regione, dal peso di 16,35 grammi, in argento, che vale intorno ai 250 euro.
Statere di Corinto – valore 200€
Infine uno statere della Corinthia, Corinto: pesa 8,51 grammi, è in argento e in buone condizioni di conservazione vale circa 200 euro.