Contrariamente alle monete da 1, 2, 5 e 10 lire, le monete da 20 lire della Repubblica Italiana sono state emesse nell’arco di una sola serie, dal 1956 al 1999. Non risultano pertanto emissioni prima di questa data in epoca repubblicana.
All’interno di questa unica emissione, però, le monete hanno subito una lunga interruzione nella coniazione tra il 1960 e il 1968. A partire dal 1969 la produzione delle monete da 20 lire riprese, ma con una piccola differenza rispetto a prima: la presenza del bordo liscio, invece che rigato.
Per il resto, tutte le emissioni ricalcano la stessa caratteristica: la raffigurazione è quella di un rametto di quercia con quattro foglie, una ghirlanda e a sinistra il valore L. 20. In basso c’è il segno della zecca R e l’anno di emissione. Sul dritto troviamo invece un capo rivolto verso sinistra e la scritta REPUBBLICA ITALIANA nel contorno, oltre al nome dell’autore, GIAMPAOLI, nella parte inferiore.
Prodotte in bronzital, le monete da 20 lire hanno un peso di 3,6 grammi e un diametro di 21,3 mm.
Moneta 20 lire Quercia
Come abbiamo anticipato qualche riga fa, le monete da 20 lire furono emesse in una sola serie, ribattezzata Quercia proprio per la raffigurazione del verso, dove è presente un ramoscello di questa pianta. Sul dritto, il volto della donna ornata da due spighe di grano.
A cambiare, come già ribadito, è il bordo: rigato nelle emissioni fino al 1959, liscio per le emissioni tra il 1969 e 2001. Si tenga conto, in tal proposito, che sono la tiratura di tali monete è sempre stata piuttosto sostenuta (la tiratura minima per la prima serie di emissioni è stata di 4 milioni di esemplari per quella del 1959), con la sola eccezione delle emissioni del 2000 e del 2001, prodotte solo scopo collezionistico, con 70.360 unità nel primo caso e 110.000 unità nel secondo caso.
Valore delle monete rare da 20 lire
Moneta 20 lire 1968 Prova
Considerato che la tiratura di queste monete è sempre stata piuttosto sostenuta, ne deriva che per cercare delle monete particolarmente preziose è sicuramente più conveniente spostare la propria attenzione nei confronti degli elementi più specifici, come questa moneta del 1968, emessa come prova. In condizioni FDC il valore di questa moneta può arrivare a superare i 700 euro.
Moneta 20 lire 1957
Per quanto concerne invece le altre emissioni, molto dipende naturalmente dalle condizioni di conservazione. La moneta da 20 lire del 1957, primo anno di coniazione, può arrivare a circa 40 euro solamente se è in condizioni fior di conio.
Moneta 20 lire 1958
Già dal secondo anno di coniazione il valore di queste monete tende a scendere rapidamente, tanto che una moneta da 20 lire del 1958, pur in condizioni di conservazione eccezionali, non vale più di 20 o 25 euro.
Moneta 20 lire 2000
Anche se la sua tiratura è stata limitata a pochi esemplari rispetto alle emissioni precedenti, non c’è possibilità di ottenere un notevole valore dal millesimo 2000: in questo caso, infatti, la moneta in condizioni FDC non arriva a un valore di mercato di 10 euro.